lunedì 17 maggio 2010

Cosa voglio di più


Questa volta invece di portare il cinema in strada con la Cortomobile, ho preferito andarci al cinema. Sono andato a vedere "Cosa voglio di più" di Silvio Soldini.
Il film è incentrato sulla coppia e soprattutto sul tradimento nella coppia. Avevo voglia di guardare le immagini con naturale curiosità sull'argomento. Beh! E' come se Soldini avesse rubato l'intervista ad una fedigrafa dell'Usl. Molto reale il tono con cui affronta l'intero lavoro ma veramente povero di linguaggio cinematografico. Gli esterni sono tirati via e la fotografia fa acqua da tutte le parti. Forse le scene meglio impostate cromaticamente sono quelle di sesso. La storia è scarna ed appunto presa al volo da una chat. Un film piatto. A questo punto è il tradimento in sè che mi ha colpito. Il personaggio femminile tradisce un uomo che non è un uomo. E' un aggiusta tutto senza sapere che la sua relazione sentimentale è senza viti e senza vita come del resto possiamo osservare intorno alle nostre singole esperienze.
Si tradisce per provare delle emozioni che non si sono mai provate?
Per fare sesso passionale in posti che non siano famigliari per poi tornare all'ovile con il sudore del corpo del reato?

Perchè si tradisce? Non lo sò nemmeno io ed è questo il punto. Forse non c'è una spiegazione ma solo azione. Sì ma l'azione è coordinata da un cervello che pensa, pensa e poi si tradisce.

Questo è quello che succede e volontariamente alle volte si può bloccare.

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