martedì 14 agosto 2012

"The Yes Man" il film che fa capire che cosa fa questo benedetto WTO (World Trade Organization) nel mondo e che danni fa a tutti noi. Un esempio?

Oggi volevo aquistare dei limoni italiani. Voi direte "niente di più facile". La Sicilia è la regione che esporta i limoni come fosse petrolio per il Kuwait. Gli italiani sono campioni nella produzione dei limoni. Belli profumati e gialli naturali.
Invece i limoni italiani in questo periodo non si trovano. Sono andato al mercato, poi all'Esselunga e alla Coppe. Solo limoni argentini. E' assurdo. perchè bisogna importare i limoni dall'Argentina quando i Siculi li buttano via a manciate? Perchè?
Semplice. Colpa del WTO. Le associazioni di categoria hanno fatto un accordo con il WTO per cui l'Italia con i suoi distributori nazionali (Coop, Esselunga, Conad, ecc...)deve importare i limoni facendoli imbarcare su un cargo che dopo 15 giorni di navigazione con il mare in tempesta ti lascia i limoni ad Oporto in Portogallo o a Marsiglia...
nella migliore delle ipotesi. Poi un camionista si fa altri 1000/1500 km sulle autostrade consumando diesel e gomme a volontà per portarci i limoni di Maradona. Ma il calciatore oltre che la coca dalla Bolivia se li mangiava i nostri limoni siciliani?
Ecco che sti benedetti limoni striminziti arrivano nei binks dei nostri supermercati che sono oramai alla frutta. E costano quasi come i limoni siciliani! E poi uno si deve sorbire la vecchia pubblicità della Coop che faceva vedere il cliente tipo che si svegliava in mezzo al reparto ortofrutta come se fosse a casa sua.

Nel film di stasera si riflette su queste cose con il sorriso sulle labbra.
"The yes man" al Cinema Teatro Blu del Parco dell'Anconella Firenze Sud. ore 21:30.

mercoledì 1 agosto 2012

Storie di donne ed uomini che lottano per la verità in ogni situazione.

OGGI La Cortomobile resta ferma. Oggi girano altre immagini.

Il documentario che fa arrabbiare i Moratti

La forza devastante del petrolio, la dignità del popolo sardo.


“Oil” è da non perdere ma tutti sono straordinari filmati di denuncia sociale


D'estate al parco dell'Anconella, si sa, da qualche anno il cinema è di casa: in particolare nel mese di agosto ci aspetta una rassegna di documentari all'insegna dell'impegno a trecentosessanta gradi, una serie di storie di uomini e donne che amano battersi per la verità in ogni situazione, a cura di Hulot ed in collaborazione con Cambiamusica presso il Cinema Teatro Blu.



Si comincia con un vero e proprio pezzo da novanta mercoledì 1° agosto alle ore 21.15, con la presentazione della rassegna e la proiezione di “Oil” di Massimiliano Mazzotta, un documentario del 2008 che si occupa del secondo polo petrolchimico più grande d’Europa, la Saras della famiglia Moratti, che si trova nel polo industriale di Sarroch, in quella che un tempo era una delle coste più belle della Sardegna meridionale.

Si tratta di un film che racconta i retroscena dell'impresa di una delle famiglie più potenti d'Italia: il regista infatti è stato vittima di pedinamenti e addirittura di un attentato incendiario al proprio studio fotografico di Milano.



Lunedì 6 agosto 2012, sempre alle 21.15, si continua con “Supersize me” di Morgan Spurlock, un documentario del 2004 che è stato candidato all'Oscar di categoria. Il film verte su un esperimento gastronomicamente estremo del regista, che per un mese si è nutrito esclusivamente da McDonald's per tre pasti al giorno (colazione, pranzo e cena), riducendo al minimo l'attività fisica e documentando - anche col supporto di un'équipe medica - i cambiamenti indotti da siffatta dieta, che ha minato il fisico (e la psiche) del cineasta.



Si torna nel Belpaese martedì 7 agosto 2012, alle ore 21:15, con la proiezione di “Biutiful cauntri” di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero, un piccolo documentario di denuncia del 2007 che racconta il lento ed inesorabile avvelenamento della popolazione campana a causa delle molteplici discariche abusive che inquinano la regione e fanno fare miliardi alla camorra.



Mercoledì 8 agosto alle 21.30 sarà la volta di "Grizzly man”, documentario diretto dal grande regista tedesco Werner Herzog nel 2005: il film tratta delle escursioni dell'esploratore ambientalista Timothy Treadwell nel Parco nazionale e riserva di Katmai (Alaska), dove visse insieme agli orsi grizzly (ai quali aveva dato un nome ciascuno) durante le estati dal 1990 al 2003. Negli ultimi quattro anni portò con sé due telecamere documentando la sua convivenza con gli orsi con ben 100 ore di filmati.



Gli spettatori della prima serata della rassegna non potranno perdersi la seconda puntata che Massimiliano Mazzotta ha dedicato nel 2011 all'oro nero della famiglia Moratti: si tratta di “OIL secondo tempo”, che sarà proiettato sabato 11 agosto alle 21.15 alla presenza del regista, che al Teatro Blu racconterà la vicenda giudiziaria nella quale è stato coinvolto dai Moratti soltanto per aver deciso di documentare la verità riguardo la politica petrolifera in una nazione povera di fonti energetiche fossili come l'Italia. In particolare Mazzotta ricostruisce una correlazione fra presenza industriale e malattie tumorali e respiratorie. In particolare quattro dirigenti della Saras e il rappresentante legale di una ditta di appalto, la Comesa, sono imputati nel processo presso il Tribunale di Cagliari per la morte di tre operai della Comesa il 26 maggio 2009.


 Lunedì 13 agosto, sempre alle 21.15, sarà proiettato “E’ stato morto un ragazzo” di Filippo Vendemmiati (2010), che ricostruisce la tragedia del diciottenne ferrarese Federico Aldrovandi, ucciso nella notte del 25 settembre 2005 in un pestaggio da parte degli agenti di polizia che lo avevano fermato per un controllo. Partecipa alla 67 Mostra del Cinema di Venezia 2010 e vince il David Di Donatello 2011 come miglior documentario di lungometraggio.


La rassegna si conclude martedì 14 agosto alle ore 21.15 con “The yes man” di Mike Bonanno e Andy Bilchlbaum (2003), noti attivisti mediatici americani che hanno deciso di raccontare la cinica avidità dei colossi dell'economia mondiale con uno stile spietato ed esilarante.   Articolo a cura di Paolo Boschi.


 Per informazioni:



Infoline: Francesco Azzini 333 43 83 513