domenica 25 aprile 2010

Il cinema resiste e va avanti

Ho aperto la porta e guardato dentro.
Tutto nero ma il chiaro dello schermo mi ha bilanciato la vista.
Ho notato che però piove ancora. Poca acqua che zampilla, ancora, sul pavimento.

Sono salito sul tetto con una grande scala: uno scalone teatrale prestatomi dal mio amico scenografo. Dall'alto e sopra la scala nera ho controllato la recente copertura di gomma liquida che ci ho spennellato sopra mercoledì scorso. I buchi neri non si sono visti.
Ho, comunque, spalmato del silicone sigillante bianco sui punti che mi sembravano più delicati.

Nero e bianco.

Buio e luce.

Manca pochissimo e ricominceremo da zero anche con lui, l'AGB Orange su meccanica Ford Transit che ospita un micro cinema a tutti gli effetti.
Il "Cinekamper" tornerà ad accendersi.
Poi gli equipaggi saranno due e con chi andrà il Federmaresciallo Hazzini?
Rimarrà a bordo di Adalisa Reginetti, l'Alfa 2000, oppure si concederà al carrozzone di "Anton Giulio Barracano I" diventato il "Cinekamper"?

sabato 24 aprile 2010

Il rispetto che è mancato

Ho mancato di rispetto.
F. contro F.

Quando arrivai in ritardo fu la prima volta.
La seconda fu peggiore: tolsi il rispetto anche a me stesso.
La terza aprì una falla nella cisterna dei suoi pensieri: fu egoista da parte mia condividere con lei il mio vuoto di una giornata. Non ero caduto a precipizio ma fu come tale.
Iniziò un periodo imperniato nella distanza tra due Effe che non erano più fuse.
La quarta volta che calpestai la parola rispetto fu l'ultima che mi fece annegare, Kaputt!.
E come nel film "Quarto potere" ("Citizen Kane" directed by Orson Welles) mi è rimasto solo l'eco del suo nome. Cerco anch'io il mio giocattolo abbandonato nel passato.

Sto cambiando...la vettura è parcheggiata nella piazza. Guardo la mia faccia sullo specchietto retrovisore. Gli occhi sono severi. La bocca chiusa in un atto di rimprovero verso me stesso.

Ridi buffone!

Vostro Federmaresciallo Hazzini triste, da un sabato senza la febbre del sabato sera...

mercoledì 21 aprile 2010

Si riparte da zero

Ma chi riparte da zero?

Un uomo oppure una donna?


Riparte da zero un ex carcerato dopo che lo hanno chiuso fuori.

Come muove i primi passi una ballerina che si è rotta il malleolo.


In questo caso riparte da zero il chilometraggio della Cortomobile, un'Alfa Romeo 2000 del 1974 che farà da sfondo a queste lettere, lettere dal nulla o dal cosmo stradale.

Cortomobile è il cinema più piccolo del mondo che ospita due spettatori alla volta per ammirare piccoli film, cortometraggi.


Io non sono nessuno ma guiderò questa vettura dovunque ci sarà da fare la nostra parte. Il cinema è un mezzo per comunicare nel nostro caso è un mezzo per viaggiare fisicamente ed anche con la mente.

Per l'estate però il cervello deve stare a riposo perchè ha lavorato troppo quest'inverno, in alcuni casi anche inutilmente.

Ci sarà lo spazio per sognare?

Spero proprio di sì perchè il sogno ancora è segreto e nessuno lo può rubare.

Quali saranno le nostre mete di viaggio? Dipende dall'ingaggio!

Viaggiare da soli porta alla malinconia?

Fermarsi vicino al mare ed attendere che si spenga la luce. Non ci sono pulsanti da cercare per gli impazienti. Adesso ci prepariamo per la notte in bianco del 30 aprile dove saremo io, la vettura, un attore di prosa vestito come Robin in fedele assistente di Batman e speriamo tante persone.


Dove?

Nella culla del rinascimento che non è più sicura come un tempo.

Vostro Federmaresciallo Hazzini